Decreto Cat/Nat

  • Road Map.

La Legge di Bilancio 2024 (articolo 1, commi 101-112, della legge 30 dicembre 2023, n. 213) ha stabilito che entro il 31 dicembre 2024 tutte le imprese con sede legale in Italia e le imprese estere con una stabile organizzazione sul territorio nazionale, tenute all’iscrizione nel registro delle imprese, dovranno stipulare una polizza assicurativa per i danni causati da eventi catastrofali.

Il Decreto Milleproroghe posticipa al 31 marzo la data per l’entrata in vigore del Decreto Cat/Nat.

  • I motivi del rinvio al 31 marzo.

Prima della piena operatività, il decreto Cat/Nat necessita di alcuni ritocchi per allinearsi ai rilievi del Consiglio di Stato, tra cui la deroga per le grandi imprese sulla scopertura massima (superiore al 15% previsto per tutte le altre). Si attende inoltre il parere definitivo del Consiglio di Stato sulla convenzione di riassicurazione con SACE che dovrà occuparsi di riassicurare il 50% di tutti i rischi assunti dalle Compagnie.

  • I dati sulle imprese assicurate.

Stando ai numeri dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA) solamente il 3,4% delle ubicazioni relative a delle micro imprese (fino a 10 occupati) risultano coperte da delle polizze assicurative contro delle alluvioni; la soglia si alza all‘8,4% per le garanzie contro i terremoti. Va detto che le percentuali migliorano, ma non di tanto, per quanto riguarda le piccole imprese assicurate – quelle cioè con un numero di occupati compreso tra 10 e 49 – che vantano nel 28,2% dei casi un’assicurazione contro le alluvioni e nel 32,2% dei casi una polizza contro i terremoti. Si parla poi del 66,7% e del 63,7% nel caso delle imprese di medie dimensioni, e del 91,2% e del 93,2% per le grandi imprese._

Questo sta ad indicare che lo spazio di interesse della polizza è molto ampio.

  • Le possibili criticità:

L’obbligo imposto alle aziende di assicurarsi fa il pari con l’obbligo per le compagnie assicurative di assumere il rischio! Questo determina una estrema prudenza delle compagnie che si traduce in notevole oscillazione delle tariffe: per essere chiari, il medesimo rischio, a parità di garanzie contenute nel decreto, proposto alla compagnia X può determinare un premio di € 2000 mentre proposto alla compagnia Y di €4000!

  • Aby e l’approccio comparativo:

Aby si è mossa in anticipo sul mercato ed ha saputo reperire e mettere a disposizione della propria rete vendita i prodotti delle compagnie che hanno già predisposto prodotti specifici per la copertura dei rischi catastrofali in linea con la bozza del decreto Cat/Nat.

“La capacità di confrontare le offerte delle diverse compagnie, considerando le specifiche esigenze di ogni cliente (territorio, attività, valore degli asset) sarà un elemento imprescindibile!”

  • Aby e l’orecchio teso sulle aziende.

Ricordiamoci che le parti interessate dell’obbligo sono due: le compagnie e le aziende.

Ascoltare le aziende, raccogliere le loro opinioni rappresenta un elemento fondamentale per distribuire in maniera ottimale il prodotto.

In questo senso Aby è a fianco di Cna per una serie di incontri informativi con le aziende di cui l’ultimo si è svolto Venerdì 6 dicembre con le aziende della provincia di La Spezia.

Durante l’incontro informativo, svolto con una folta partecipazione da parte di molti titolari di imprese, Aby, nella figura di Gianni Ricci, Responsabile del settore aziende, ha illustrato quelli che saranno i doveri delle assicurazioni verso i loro clienti e quali saranno le coperture da acquisire per rientrare all’interno dell’obbligo di legge.

  • Le Aziende che non si assicureranno.

Le imprese che non rispettano l’obbligo di stipulare le polizze catastrofali sono soggette a sanzioni quali: esclusione da benefici pubblici, perdita accesso ad incentivi, agevolazioni fiscali e contributi pubblici destinati alla ricostruzione e alla ripresa in caso di calamità.

12/12/2024                                                                                                      Dott. Luca Felici

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